PICCOLIeVICOLI

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Aprile 2016

Bambini di oggi e Giochi di ieri

Il gruppo creativo PICCOLIeVICOLI si interessa delle cose senza età, perché nate con l’uomo.

Sono quelle piccole, grandi meraviglie che incantano, che scatenano l’allegria, che smuovono i sensi, che offrono – oltre alla gioiosa vittoria o all’accettata sconfitta – quella spensieratezza, quelle emozioni, quei sorrisi di soddisfazione riscontrabili solo nelle persone felici.

Sono i GIOCHI che, appunto, non hanno età, perché nati come un bisogno insopprimibile di ogni persona, dalla più tenera età a quella adulta. A seguito di un’attenta ricerca sulle attività ludiche che accompagnavano l’infanzia dei nostri nonni – praticate fino all’inesorabile diffusione della televisione, dei videogiochi e dei famigerati telefonini – il gruppo ha deciso di custodire le testimonianze raccolte in una serie di filmati dei videomaker Fulvio De Lucia (già proiettati nell’anteprima del 20-21 giugno) che saranno rimandati in una postazione specificamente dedicata. Sarà inoltre riproposta la ormai collaudata competizione a squadre, ciascuna composta da un bambino (max 10 anni) e da un adulto (min 60 anni).

La novità dell’edizione primaverile sarà invece l’ampio spazio dedicato alla riscoperta dei “sapori”.

I bambini saranno avvicinati al mondo della produzione artigianale attraverso laboratori di caseificazione e laboratori del pane.

Saranno infine proposti laboratori musicali, con l’intento di avvicinare i bambini alla musica e al suo linguaggio in modo divertente e creativo.

 

Laboratorio del pane

Con l’odierna produzione industriale abbiamo dimenticato le vere origini di questo prodotto che vorremmo far riscoprire ai bambini. Il pane è uno degli alimenti che ha rivestito un ruolo fondamentale nell’alimentazione dell’uomo.

Il laboratorio consentirà di comprendere il processo che porta alla produzione del pane. Si imparerà a conoscere le varie tipologie di farina e si scoprirà cos’è il lievito madre e di birra e quali sono i tempi di lievitazione.

I bambini potranno impastare gli ingredienti per fare ciascuno il proprio “panetto di pane” che, alla fine della giornata, porteranno a casa per consumarlo con la propria famiglia.

 

Laboratorio di caseificazione

I piccoli partecipanti potranno rivivere l’antica tradizione della trasformazione del latte in formaggio, provando l’emozione di far nascere con le proprie mani la mozzarella. Impareranno inoltre le tecniche di lavorazione del latte per la produzione dei diversi prodotti caseari. Il laboratorio permetterà di apprendere quali siano le principali operazioni nella trasformazione di un prodotto caseario.

 

Laboratorio di musica

L’obiettivo principale del laboratorio musicale sarà quello di far vivere ai bambini esperienze collettive di gioco vocale che possano richiamare la teatralità di una musica non solo da ascoltare, ma anche da guardare e vivere insieme. La proposta di “attività musicale” assume, tramite la globalità dei linguaggi, notevole importanza, se si tiene in considerazione che molti bambini che posseggono limitate capacità espressive, verbali, comunicative, riescono con la musica là dove altri, non riuscirebbero affatto.

 


Giugno 2015

Questo gruppo si interessa delle cose senza età, perché nate con l’uomo.

Sono quelle piccole, grandi meraviglie che incantano, che scatenano l’allegria, che smuovono i sensi, che offrono – oltre alla gioiosa vittoria o all’accettata sconfitta – quella spensieratezza, quelle emozioni, quei sorrisi di soddisfazione riscontrabili solo nelle persone felici.
Sono i GIOCHI che, appunto, non hanno età, perché nati come un bisogno insopprimibile di ogni persona, dalla più tenera età a quella adulta.
Sui giochi, come tutti sanno, esiste una sterminata letteratura, sulla quale hanno riflettuto psicologi, pedagogisti, filosofi, storici e uomini di cultura d’ogni tempo.
E’ possibile trovare descrizioni, riflessioni e motivazioni sulla varietà e sul fascino dei giochi nella cultura greca, come in Aristofane, Aristotele, Alceo, Teocrito, Platone, Euripide e nella civiltà romana come in Seneca, Quintiliano, Svetonio.

Chissà cosa direbbero tutti questi personaggi nel vedere la congèrie di strumenti tecnologici che i nostri bambini sono abituati a manipolare!
Cellulari, tablet, pc, playstation, i-pad, ma anche mostri, macchine telecomandate, bambole parlanti-semoventi e quant’altro ancora farebbero loro strabuzzare gli occhi nell’osservare i piccoli utenti ammutoliti, appartati, stravaccati, stralunati, affannati …… !

Eppure, a ben pensare, tutto questo non è che la naturale applicazione, in chiave tecnologica, dell’innato bisogno di GIOCARE, in altro modo, insito in ognuno di noi.
Tra i grandi del passato, già Michel de Montaigne, filosofo e scrittore francese, in proposito dichiarava: “i giochi dei bambini non sono giochi: bisogna considerarli come le loro azioni più serie”.
Per avvalorarne ulteriormente l’importanza e la necessità, il poeta e drammaturgo Schiller affermava: “l’uomo è pienamente uomo solo quando gioca”.
Quelli che di cui si occuperà il gruppo PICCOLIeVICOLI sono i GIOCHI DI IERI: i passatempi che impegnavano i nostri nonni all’aria aperta delle piazze, dei cortili, dei vicoli, utilizzando materiali poveri e di uso comune, protagonisti di destrezza e creatività, felici, chiassosi, talvolta rissosi, forse insoddisfatti del poco tempo a loro disposizione.
Mai stanchi però, a dispetto del calar del sole e dei richiami dei genitori a rientrare in casa.
Proveremo a vedere se i bambini di oggi vorranno giocare con i bambini di ieri, e se i nonni vorranno condividere con i nipoti i loro segreti, le loro strategie, i loro trucchi …..

Nei vicoli della Terra Murata, dove tutto è possibile.

“PICCOLIeVICOLI”nasce dalla necessità di avvicinare i bambini al mondo dei”giochi di una volta”,”i giochi semplici”,bagaglio culturale delle generazioni passate,in contrapposizione ai giochi odierni,frutto di una tecnologia avanzata,statica e alquanto priva di creatività.

Oggi è difficile per i bambini accettare che il passato abbia qualcosa da insegnare,il presente pone sfide e problemi del tutto nuovi per cui non esistono risposte collaudate.Così non sappiamo riconoscere che i molteplici contesti di apprendimento in cui ciascuno è nato e cresce sono il frutto di lunghi percorsi culturali ed emotivi di cui siamo debitori a chi ci ha preceduto.

Il gioco rappresenta una delle attività più importanti della specie umana,non solo perché consente dei momenti di svago,ma soprattutto perché promuove nell’uomo il desiderio di felicità.Non si tratta quindi di una semplice evasione,ma di una attività indispensabile per la formazione della propria ed altrui personalità,un’attività completa che comprende funzioni cognitive,affettive,sociali e motorie.

L’uomo gioca sin dalla nascita perché il giocare rende serena la sua esistenza.